Mostre a Gaeta: "Personaggi" e “Nel Segno del papiro”

"PERSONAGGI"

Sculture e disegni di Alvaro Siza e Linde Burkhardt

Pinacoteca Comunale

ultimi giorni - fino al 11 maggio 2014

L’esposizione, allestita presso la Pinacoteca Comunale di Gaeta su iniziativa dell’Associazione Culturale Novecento, munita di un importante catalogo in cui sono intervenuti i critici Giorgio Agnisola e Navarro Baldeweg, ha visto sfilare nella giovane istituzione museale di Gaeta visitatori provenienti da tutto il mondo; ne hanno parlato moltissimi periodici specializzati, oltre ai quotidiani e tg nazionali e locali.

Fino ad oggi, oltre 3500 visitatori sono stati registrati: in gran parte da architetti che venivano ad ammirare le opere piene di pathos del loro maestro Siza per rimanere poi affascinati dalla immaginazione della Burkhardt nel raccontare con la delicatezza delle sue sculture la vicenda di Odisseo.

Un evento da non perdere

Ingresso euro 5,00 - Ingresso ridotto euro 3,00 (ai possessori del Biglietto Integrato)





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“Nel Segno del papiro”

personale di pittura dell’artista Claudio Carbone

Museo Diocesano

inaugurazione 9 maggio ore 16.00 - fino al 25 maggio 2014

Ingresso Libero

Sarà inaugurata venerdì 9 maggio 2014 alle ore 16.00, la mostra “NEL SEGNO DEL PAPIRO” personale di Claudio Carbone, al piano terra del Museo Diocesano.

“La pittura, sintetica nelle forme, essenziale nei contenuti, ha come fonte d'ispirazione le antiche raffigurazioni egizie per poi abbracciare parzialmente lo stile espressionista e cubista. La riconoscibilità del soggetto elaborato in maniera astratta e non attraverso la “quarta dimensione”, l'assenza materiale dello sfondo, il tratto avvolgente dei profili, mi fanno prendere le distanze dal cubismo; mentre la stesura piatta del colore, la linea di contorno marcata e la bidimensionalità mi avvicinano per certi versi al primitivismo di matrice espressionista. Le immagini che ne scaturiscono sono frutto di una visione mentale del tutto arbitraria che però evidenzia atteggiamenti e pose realistiche, rifiuta la superficialità e la banalità di una volumetria scontata inutile sia alla comprensione che alla percezione visiva dell'intera opera. I temi trattati sono principalmente quelli della quotidianità con preferenza di figure umane in gruppi costruiti nel ritmo delle loro azioni. Ne deriva una composizione geometrica di forme che non ci si aspetta di vedere assemblate in un contesto anatomico abituale. Non vi è accademismo o ricerca del particolare ma di una visione generale equilibrata nelle assonanze di linee e nell'associazione di parallelismi e contrapposizioni che cercano di armonizzarsi”.