Facciata
Il convento è stato fondato dallo stesso S. Francesco nel 1222. Fu generosamente sostenuto dal Re Carlo II d'Angiò, il quale era molto legato all'ordine francescano. La grande
chiesa gotica fu terminata nel corso dal XIV sec.: aveva una grande navata coperta da sei campate coperte da volte ed anche due navate laterali più basse, la chiesa era conclusa da un presbiterio quadrato e con molta probabilità da una complessa abside.
Come tutte le altre chiese maggiori di Gaeta, fu arricchita da opere d'arte tra il XVI e il XVIII sec., essendo per altro sede di cappelle e di sepolture delle famiglie nobili e dei governatori spagnoli. l'aspetto esterno è noto per la presenza di vari dipinti dei secc. XVIII e XIX, tra cui quello celeberrimo di F. Vervloet raffigurante la
benedizione di Papa Pio IX alla guarnigione di Gaeta.
Con l'invasione napoleonica anche questo convento fu requisito e la chiesa cadde in rovina dopo la sopressione degli ordini religiosi (1809). l'abbandono perdurò anche dopo la restaurazione. Il restauro della chiesa iniziò nel 1854, su disegno dell'architetto G. Guarinelli e andò avanti rapidamente sotto il diretto patrocinio reale e con il concorso tra i medesimi artisti che avevano lavorato in S. Francesco di Paola a Napoli. nel 1858 si concluse il restauro.
Con l'assedio del 1860-1861 subì lievi danni. Verso il 1870 il governo italiano si occupò di far eseguire i lavori per portarla a termine. Venne affidata nel 1927 ai salesiani che vi hanno tenuto una propria comunità fino a pochi anni or so
Veduta della Chiesa
no. Durante la II guerra mondiale fu nuovamente danneggiata, e restaurata tra il 1951 e il 1952. La chiesa è rimasta aperta anche dopo la rinuncia dei salesiani, grazie a un gruppo di volontari;
Si accede alla chiesa da una
scalinata monumentale con al centro la statua della
Religione; il soprastante piazzale, famoso per lo splendido panorama, è chiuso da una
balaustra neogotica. La facciata ha al centro un grande
portale con ampio strombo marmoreo con motivi floreali; ai lati le statue di:
Carlo II d'Angiò e
Ferdinando II; nel timpano
Allegoria della restaurazione del papato; sulla cornice, da sinistra a destra,
S Bernardo, S. Ambrogio, S. Francesco, S. Agostino e S. Tommaso d'Aquino. All'interno, (vasto e luminoso) vi sono grandi statue in gesso dei
Santi Apostoli sui pilastri, nel fondo l'abside del
Redentore, il pavimento marmoreo con riquadri intarsiati e per finire il grandioso altare disegnato da Giacomo Guarinelli. inoltre ci sono diversi dipinti provenienti da Capodimonte: sulla parete d'ingresso la grande tela
umiltà di S. Francesco; nel presbiterio, le tavole barocche
Vergine Assunta,
Sacra famiglia al riposo in Egitto; la
Circoncisione e Adorazione dei Magi e sugli altari laterali due tele di scuola napoletana del XIX sec.:
le tre Marie e
crocifissione. Ai lati del presbiterio ci sono due ampi matronei che fungevano da
palco reale e da
cantoria...Salendo lungo
Interno della Chiesa di San Francesco
il fianco sinistro della chiesa si accede all'edificio che fu sede del convento. Tuttora vi è il chiostro di origine trecentesca e alcuni vasti ambienti oratoriali che costituivano le Scuole Salesiane. Sul vasto cortile sono presenti diversi spazi ricreativi all'aperto, tra cui un campo di calcio e vari edifici ottocenteschi (alcuni dei quali erano utilizzati a fini militari).
Visitabile il sabato e la domenica.
Per orari di apertura al pubblico:
info Pro Loco Gaeta
cell. 320. 0380413 / 0771.465054
info@prolocogaeta.it