Ingresso
...Un piccolo nucleo di pp. domenicani giunse a Gaeta nel 1229, quando Riccardo dell'Aquila, conte di Fondi, e suo figlio Ruggiero fondarono un convento e glielo affidarono; si trattava probabilmente di un casupola dotata di oratorio, consona allo spirito mendicante dell'Ordine Domenicano. Oltre a questo primo insediamento, i frati ottennero successivamente una nuova area, alquanto vasta, concessa loro dal re Carlo II d'angiò nel 1308. Su di essa sorse il grandioso complesso monumentale di S. Domenico, in una splendida posizione a picco sul mare.
Piazzetta S. Domenico
La piazzetta si apre a lato della strada (che fino al 1840 era poco più di un vicolo) ed è chiusa dalla facciata della chiesa e dall'ingresso del convento dominato dalla "Torre Campanaria"
La facciata imponente è caratterizzata dal portale monumentale (XIV sec., restaurato), più a destra, il campanile del XIII sec. con meravigliose bifore; al di sotto un elegante portale catalano di forma inconsueta (ricorda vagamente un libro)e reca scolpite alcune stelle o otto punte. Libro e stelle sono attributi iconografici di S. Domenico. Sul fianco sinistro lunghe finestre "ad asola" che si aprono al centro delle ogive sono di recente costruzione (restauri del 1928). All'altezza della rientranza dell'abside quadrata, il "belvedere" sul golfo realizzato nel XX sec. permette di osservare la parete fondale della chiesa e le terrazze del convento sull'alta scogliera a picco sul mare con incomparabile effetto scenografico.
All'interno una estesa nudità, in questo caso non derivante dalle intenzioni dei restauratori ma forzata conseguenza di due secoli di continua spoliazione della chiesa. Nel periodo gotico vi furono sicuramente alcuni affreschi lungo le pareti e quando vi erano le porte laterali, finestre a varie altezze, lapidi tombali e stemmi nobiliari. Nel periodo rinascimentale e barocco fu abbellita con stupende decorazioni e le cappelle nella navatella di destra. Nell'ottocento fu requisita e profanata per usi militari, ma ancora parte delle decoraizoni erano esistenti. Agli inizi del '900 si cercò di mascherare le pareti divenute nude con quadri seicenteschi. Oggi si può solo ammirare la possente struttura gotica, l'immensa navata maggiore, trecentesca, con le sue altissime cinque campate composte da volte costolonate e le elegantissime arcate quattrocente
Ingresso lateralmente
sche in stile catalano che la separano dalla navata laterale. Al centro dell'abside quadrata, il possente altare maggiore, semplice blocco di pietra serena realizzato nel 1928, unico testimone della passata vita religiosa...
Chiesa chiusa al culto